728 x 90

L’odissea di un bambino dall’Afghanistan all’Italia

L’odissea di un bambino dall’Afghanistan all’Italia

Nel supermercato Coop di Bareggio spettacolo teatrale gratuito di Christian di Domenico. Interviene don Massimo Mapelli

È iniziato il conto alla rovescia per lo spettacolo teatrale “Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari”, tratto dall’omonimo libro dello scrittore Fabio Geda, adattamento a cura dello stesso Geda e Christian Di Domenico (attore e pedagogo).

L’evento si svolgerà sabato 17 novembre 2018 alle ore 21.00, presso il supermercato Coop di Bareggio (MI), in via Alcide De Gasperi, 1, con ingresso gratuito. Parteciperà anche Don Massimo Mapelli che racconterà l’esperienza della sua comunità U.c.a.p.te – “Una Casa Anche Per TE” dove vengono accolti i minori non accompagnati.

Il racconto – Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, qualcuno reclami la tua vita. Il padre di Enaiatollah è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e lui dovrebbe esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corre a nascondersi. Ma ora sta diventando troppo grande per la buca che sua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei gli dice che devono fare un viaggio. Lo accompagna in Pakistan, gli accarezza i capelli, gli fa promettere che diventerà un uomo per bene e lo lascia solo.

Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l’ironia né a cancellargli dal volto il sorriso.

La storia di Enaiatollah, fuggito dall’Afghanistan, è una magnifica parabola che rappresenta uno dei drammi contemporanei più toccanti: le migrazioni di milioni di individui in fuga da territori devastati dalle guerre, in cerca di un miraggio di libertà e di pace.

È una storia che ci riguarda, anche se preferiamo non ascoltarla. L’attuale, diffusa indifferenza verso quel che sta succedendo agli afghani e a tutti gli altri popoli che approdano sulle nostre spiagge, ha radici profonde. Anni di sfrenato materialismo hanno ridotto e marginalizzato il ruolo della morale nella vita della gente.

Ognuno invece faccia qualcosa, anche solo tendere una mano: per salvare una vita umana e salvare la propria. E sentire la pace dentro di sé.

Danilo Lenzo
ADMINISTRATOR
PROFILE

In evidenza

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *

Cancel reply

Ultimi Post

Top Autori

+ commentati

Video